ORIGINE
DEL NOME
La tradizione di festeggiare la
vigilia di Ognissanti (in inglese All Hallows' Eve Day, che è stato poi
contratto in Halloween) ha infatti origini britanniche, più precisamente
celtiche.
SCELTA
DEL GIORNO
gli antichi Celti che
abitavano in Gran Bretagna, Irlanda e Francia festeggiano l'inizio del Nuovo
Anno il 1°Novembre: giorno in cui si celebrava la fine della "stagione
calda" e l'inizio della "stagione delle tenebre e del freddo".
Ai quei tempi era infatti credenza comune, che nella notte di fine estate, le
barriere tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti si assottigliassero tanto
da permettere a questi di tornare sulla terra.
SAMHAIN
Samhain, che tradotto significa
"la fine dell'estate," cadeva nel periodo alla fine di Ottobre,
quando il cima diventava più freddo. L'arrivo di Samhain stabiliva quindi il
cambiamento di stagione.
I Celti credevano quindi che questo potente momento magico potesse aprire una
sorta di connessione con il mondo dei morti, coloro cioè che avevano fatto
esperienza dell'ultima transizione, quella tra la vita e la morte.
Si credeva infatti che durante il Samhain mondo dei vivi fosse in stretto
contatto con quello dei morti, e che gli spiriti dei morti viaggiassero nuovamente
sulla terra.
Secondo la tradizione Celtica i
momenti di transizione tra due stati (come il cambio di stagione
appunto)avevano particolari poteri magici. Samhain era il più grande ed
importante momento di transizione dell'anno: portava cambiamento climatico e
spostamento della popolazione.
I Celti credevano che alla vigilia di
ogni nuovo anno , Signore della Morte, Principe delle Tenebre, chiamasse a sè
tutti gli spiriti dei morti e temevano che in tale giorno tutte le leggi
dello spazio e del tempo fossero sospese, permettendo al mondo degli spiriti di
unirsi al mondo dei viventi.
TAVOLA
UN POSTO IN PIU’
Altra usanza è quella di apparecchiare la tavola per la cena di Halloween
aggiungendo un posto in più, per rendere omaggio ai defunti.
DOLCETTO
O SCHERZETTO
Le leggende narrano che nella notte
di Samhain le Fate sono solite fare alcuni "SCHERZETTI" agli
umani, portandoli a perdersi nelle "colline delle Fate" dove
rimanevano intrappolati per sempre. I Celti quindi, per guadagnarsi il favore
delle Fate erano soliti offrire del cibo o latte che veniva lasciato sui
gradini delle loro case.
RELIGIONE
Visto che la chiesa cattolica non
riusciva a sradicare questi antichi culti pagani, escogitò un tentativo per far
perdere il profondo significato di questi riti. Infatti nel 835 Papa Gregorio
spostò la festa di Tutti i Santi dal 13 Maggio al 1° Novembre, pensando così di
dare un nuovo significato ai culti pagani.
Tuttavia l'influenza nefasta del culto di
Samhain non fu sradicata e per questo motivo la Chiesa aggiunse, nel X° secolo,
una nuova festa: il 2 Novembre il Giorno dei Morti in memoria delle anime degli
scomparsi che venivano festeggiati dai loro cari, che mascherandosi da santi,
angeli e diavoli accendevano del falò. L'antico rito celtico del Fuoco Sacro
sopravvive ancora in Inghilterra, dove il 5 Novembre si festeggia il Guy Fawkes
Day.
TRAVESTIMENTI
L'usanza moderna di traverstirsi nel
giorno di Halloween, nasce dalla tradizione che i Celti avevano, dopo il rito
dei sacrifici nella notte del 31 Ottobre, di festeggiare per 3 giorni
mascherandosi con le pelli degli animali uccisi per esorcizzare e spaventare
gli spiriti. Vestiti con queste maschere grottesche ritornavano al villaggio
illuminando il loro cammino con lanterne costituite da cipolle intagliate al
cui erano poste le braci del Fuoco Sacro. In Scozia la notte di Samhain le
persone seppellivano pietre nella terra che venivano ricoperte di cenere e vi
venivano lasciate sino al mattino successivo. Se al mattino una pietra era
stata smossa, significava che la persona che l'aveva seppelita sarebbe morta
entro la fine dell'anno.
Halloween:
Jack O'Lantern
La zucca intagliata che rappresenta
l'icona fondamentale della festa di Halloween è conosciuta ormai in tutto il
mondo. Pochi, però, sanno a cosa si riferisce esattamente. Per trovare una
spiegazione, bisogna risalire a una vecchia leggenda della tradizione
irlandese, quella che parla di quell'anima prava di nome Jack.
Costui, una vecchia canaglia ubriacona e taccagna, che lavorava come fabbro, si
trovava ad arrancare faticosamente verso casa nella notte di
"Ognissanti" (All Hallows Eve), pieno di birra scura fin sopra gli
occhi. Ma ormai il suo fegato era allo stremo dopo tante fatiche alcoliche, e
quella notte stessaun attacco di cirrosi epatica sarebbe stata la sua condanna.
La fortuna volle che il Diavolo, avido e in anticipo sui tempi, decidesse
di reclamare la sua anima prima che il senno dell'irlandese svanisse del tutto.
Jack, vista la sua pessima situazione, decise di giocarsi il tutto per tutto.
Impietosì il Diavolo, convincendolo a esaudire unultimo desiderio. Il Diavolo,
che in questa storia non è malvagio come lo si descrive, accettò.
Jack chiese, come ultimo desiderio, di farsi un'ultima bevuta.
"Purtroppo", disse al Signore delle Tenebre, "non mi
ritrovo nel portafoglio neppure il becco di un penny. Pertanto, signor Diavolo,
potrebbe trasformarsi in una moneta da sei penny, onde consentirmi quest'ultima
bevuta?".
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Il Diavolo, che evidentemente quel giorno era di buon umore, decise di
agevolare l'ubriacone, ma, non appena si trasformò in una moneta da sei penny,
si trovò imprigionato dal furbo Jack, che lo infilò velocemnete nel suo
portamonete, in compagnia d'un crocefisso d'argento.
Il Diavolo, in quest'occasione decisamente un povero diavolo, era molto
arrabbiato: come ci si fa a fidare degli uomini?
Però, non potendo trasformarsi nella sua reale forma per l'effetto deleterio
del simbolo cristiano, il Diavolo accettò l'ulteriore proposta fattagli di
Jack: posporre di un anno la presa della sua anima.
Il Diavolo, scornato, se ne tornò da dov'era venuto, e Jack decise che in
quell'anno avrebbe fatto di tutto per migliorare il proprio comportamento. Ma i
suoi buoni propositi ben presto svanirono nel nulla e il fabbro ricominciò con
la vita dissoluta: così l'anno a seguire, la notte di Ognissanti, si ritrovò
ancora a dover affrontare il Diavolo.
Quest'ultimo, evidentemente un diavolo "di classe inferiore" non
molto saggio o particolarmente stupido, invece di strappare subito l'anima a
Jack e scaraventarla nella Geenaa, acconsentì a esaudire, prima, un suo nuovo
desiderio.
"Senta, signor Diavolo, non potrebbe aiutarmi a prendere quella mela
lassù, all'estremità di quel ramo? Le sarei grato per tutta la vita…", gli
disse. Il Diavolo, non vedendoci possibilità d'imbroglio, annuì, e si mise
sulle spalle di Jack, al fine di afferrare il pomo.
Una volta, il suo superiore aveva imbrogliato l'uomo, con quel frutto, ma
questo povero Diavolo, che non conosceva la legge del contrappasso, ignorò la
valenza simbolica del gesto. Mentre lo afferrava, il furbo Jack, sotto di lui,
incise rapidamente sul tronco dell'albero una croce, così che il
Diavolo non
riuscì a scendere, rimanendo appeso al ramo.
Nel tentativo di impietosire Jack, il Diavolo gli promise di lasciarlo in pace
per dieci anni. Ma Jack rilanciò: "Se la faccio scendere, signor
Diavolo, lei mi deve promettere che non pretenderà mai più la mia
anima".
Non potendo fare altrimenti, il Diavolo accettò.
Jack visse e prosperò a lungo? Macchè. Il suo fegato non tenne conto di questi
accordi e un anno dopo decise che non ce la faceva più, così Jack… morì.
Siccome di andare in Paradiso proprio non era il caso, visti i suoi trascorsi
goderecci, Jack si presentò alle porte dell'Inferno. Il Diavolo, a cui
bruciavano ancore le umiliazioni inflitte dall'ubriacone, gli sbarrò la strada.
"Una promessa è una promessa", disse furibondo, "pertanto,
caro il mio Jack, vattene da qui: io non ti voglio."
Jack si guardò indietro, e vide solo buio, sulla via che avrebbe dovuto
ricondurlo a casa.

"Non mi può aiutare a trovare la strada, signor Diavolo?"
Il principe delle Tenebre, che era veramente un Signore, prese un tizzone
infuocato dalla fornace eterna e glielo lanciò. Jack, che per qualche strana
ragione aveva con se una grossa rapa, la intagliò e ci mise dentro il pezzo di
carbone incandescente, per illuminarsi la strada.
Da allora, nella notte di Halloween, se aguzzate bene la vista, vedrete una
fiammella che vaga nell'oscurità alla ricerca della strada per casa.
Quello è Jack O'Lantern, letteralmente Jack della Lanterna.
E la zucca, da dove viene allora?
La zucca venne utilizzata perché si pensava che, durante la notte di
Ognissanti, potesse tenere lontane dalle case gli spiriti dei defunti che,
al pari di Jack, tentavano di ritornare alla propria casa.